lunedì 11 ottobre 2010

Campionato: Marradese - FrugeSport

Marradi, 9/10/2010 - Campionato, 2a andata: Marradi - FrugeSport 1 - 0

Ancora una volta, siamo costretti a presentarci in campo in formazione ridotta all'osso, a causa delle squalifiche (Forma e Flo) e degli infortuni (Jack, Mirko, Bomber, Flebo).
Partiamo comunque con il solito 4-4-2: il Boss tra i pali, centrali difensivi Dero e Dado, terzini Lori e Gro, in mediana Vigno e Bedo, esterni Icio e Beto, punte Nico e Doski.

Pronti-via e si comincia con i calci. Mai vista una cosa del genere: ogni contrasto è un'occasione buona per prendersi un calcione: capiamo immediatamente come abbiano ottenuto il record di espulsioni l'anno scorso e perché la prima di campionato abbiano chiuso in nove. Difficile descrivere la situazione: loro ci riempiono di calci e l'arbitro sì e no fischia un fallo ogni tre, accampando come scusa il fatto che altrimenti non si riesce a giocare (parole testuali: "Se fischio tutti i falli, poi non si gioca più!"). Con un direttore di gara da barzelletta, purtroppo gli unici a non ridere siamo noi. Dopo una decina di minuti di caccia all'uomo arriva la prima amonizione: a subirla è il marradese Betti, che, dopo avere perso palla a metà campo ed avere chiesto un fallo senza essere ascoltato, urla "allora ci penso io" e insegue Bedo, per poi rifilargli un calcione da dietro. L'espulsione è evidente a tutti, ma il pavido arbitro si limita ad un giallo (mi piacerebbe sapere di quale tipo di regolamento è munito). Nonostante tutto, riusciamo ad imbastire qualche azione (è difficile, in quel contesto) e andiamo anche vicini al gol, con Dero che corregge un corner di Doski verso la porta, ma il tiro del nostro centrale è respinto in area piccola. Poco dopo, è di nuovo Dero il protagonista, ma questa volta per una grande chiusura su Naldi, il più pericoloso dei loro. Pericoloso anche per l'incolumità dei nostri: al 32' Dado salta per colpire il pallone di testa. Naldi, anziché saltare, rifila l'ennesimo calcione (all'altezza della coscia, con Dado in salto...) e questa volta riesce nell'intento: Dado è costretto ad uscire e al suo posto sale Calde, che si posiziona esterno, facendo arretrare Icio centrale difensivo. E l'arbitro? Come al solito, dorme.
Il clima è evidentemente intimidatorio, ma ancora una volta, proprio al termine della frazione, siamo noi a sfiorare la rete, grazie ad una punizione di Doski che esce di un soffio.
Le azioni del primo tempo sono state pochissime ed il clima è surreale. Molti dei nostri si agitano e litigano anche tra loro: ormai non si gioca più a calcio.

Nella ripresa, proviamo a disporci 4-3-1-2, con Doski dietro Nico e Calde. Quest'ultimo, dopo pochi minuti accusa un risentimento muscolare, che lo condizionerà per tutta la partita. Partita che resta comunque equilibrata, anche se ogni pochi minuti si sfiora la rissa. Poi, arriva la beffa: a confezionarla è proprio quel Betti che nel primo tempo doveva essere espulso. Un lungo lancio partito poco dopo la nostra metà campo lo pesca nella nostra area, tra il dischetto e l'area piccola. I nostri si fanno infilare e lui appoggia in rete di testa. Siamo sotto 1-0. Il gol ci tramortisce: alcuni dei nostri scompaiono dal gioco, altri trascorrono il tempo a litigare con i propri compagni, altri ancora organizzano battaglie private. Su un contropiede, Bedo viene placcato a metà campo, con l'ennesima entrata killer, ma l'arbitro ancora una volta decide di ammonire e basta (alla fine i gialli saranno 3-2... come dire che più o meno l'atteggiamento in campo sia stato lo stesso!!!). Nonostante tutto, ancora una volta abbiamo la possibiltià di segnare: l'occasionissima è per Nico, che si inserisce su una verticalizzazione di Bedo, ma tira a lato da ottima posizione. E' comunque solo un'azione estemporanea: fatichiamo sempre più a combinare qualcosa e nei minuti finali, nonostante l'avanzata di Dero a tentare di raccogliere qualche lancio, non riusciamo ad organizzare niente di buono. Finisce così, con una sconfitta immeritata, ma anche con l'amaro in bocca per non avere gestito al meglio le difficoltà.

Ed è proprio questo il punto: a calcio si vince e si perde, ma bisogna saperlo fare da squadra. E questo, al momento, fatichiamo ad esserlo. Troppi dei nostri confondono il proprio ruolo, perdendo tempo ad "insegnare" agli altri, anziché limitarsi al proprio compito, che è quello di giocare a calcio, interpretando al meglio il ruolo che gli è stato assegnato. Da fuori, l'idea è che l'impegno sia stato il massimo da parte di tutti. Sinceramente, in quelle condizioni (con una squadra che fa entrate omicide e l'arbitro che sì e no fischia un fallo), sarebbe stata dura per chiunque. Ma a fare riflettere, più che il risultato finale e l'aspetto agonistico, è tutto il resto. Senza dimenticare che l'obiettivo finale dev'essere sempre divertirsi. Cosa ben lontana dall'essere accaduta, in questo frangente. Cosa resta di buono? Come ha detto qualcuno a fine gara, il fatto che a Marradi almeno per un anno non dovremmo più tornarci! Riguardo la partita, migliore in campo senza dubbio Beto, che ha inanellato due prestazioni eccezionali consecutivamente. Peccato che non sia stato sufficiente.

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