lunedì 25 ottobre 2010

Mordano Bubano - FrugeSport

Mordano, 24/10/2010 - 4a andata: Mordano Bubano - FrugeSport 3-1

Ci presentiamo a Mordano con 14 giocatori (compreso il secondo portiere Fede) disponibili, contro una squadra che, come noi, nelle prime tre partite ha totalizzato solo 2 punti.
Partiamo con il Boss tra i pali, Dero e Gro centrali difensivi, Forma e Lori terzini, centrocampo a tre con Vigno davanti alla difesa, Icio a sinistra e Beto a destra, Doski dietro le punte Selva e Nico.

La partita comincia e in 2 minuti rischiamo per tre volte di subire una rete: alla fine, dopo un paio di cross da brividi, perdiamo palla poco fuori area e subiamo immediatamente la rete dei padroni di casa: 1-0.
La nostra prestazione è raccapricciante: non riusciamo a fare due passaggi di fila, siamo imprecisi anche nelle giocate più semplici. Eppure, riusciamo comunque ad affacciarci nella loro trequarti e, proprio in una di queste occasioni, beneficiamo di una punizione dal limite, che Doski trasforma con un preciso tiro a giro. Il pareggio, ottenuto in un quarto d'ora, fa ben sperare per il proseguo della partita, ma in pochi minuti ci si rende conto che la nostra giornata sarà complicata: continuiamo ad essere confusionari e disuniti. Gli avversari sono di livello oggettivamente affrontabilissimo, ma gran parte dei nostri non riescono ad entrare mai in partita. Nonostante tutto, riusciamo comunque ad arrivare un paio di volte alla conclusione, prima con Doski e poi con Nico, ma non centriamo mai il bersaglio. In compenso, il nostro nervosismo cresce di minuto in minuto: ce la prendiamo tra di noi, con i nostri avversari e con l'arbitro, perdendo di vista la partita. La frazione si conclude 1-1, ma ci sono più ombre che luci nella nostra prestazione.

Alla ripresa dell'incontro, nonostante quello che si è detto nello spogliatoio, riusciamo a restare calmi e a pensare a giocare solo per pochi minuti, poi la nostra guerra con il mondo riprende. A questo si aggiunge anche la sfortuna e la frittata è fatta: una punizione da oltre trenta metri viene calciata verso la porta e trova la deviazione di uno dei nostri, diventando così imparabile per il Boss. Siamo sotto 2-1 e poco dopo perdiamo anche Beto, che in uno scontro di gioco subisce un colpo alla testa ed è costretto a scendere: al suo posto, sale Sandro, che va a fare il terzino sinistro, con l'avanzamento di Lori a metà campo. A questo punto, tentiamo di tutto per rimediare, ma in avanti siamo incredibilmente imprecisi, fallendo occasioni clamorose. E, anche quando sono i nostri stessi avversari a provare a rimetterci in partita, è il palo ad impedire il gol. Poco oltre la metà del secondo tempo, Vigno viene espulso per doppia ammonizione e così dobbiamo concludere l'incontro in 10 contro 11, subendo i contropiedi avversari, che portano al terzo gol, scaturito da una punizione al limite della nostra area, per un intervento di Forma: prima di chiudere 3-1, c'è ancora il tempo di sbagliare qualche altra occasione per ridurre lo svantaggio, ma cambia poco.

Probabilmente, questo è il punto più basso non solo di questa stagione, ma della storia recente della Fruges. Se a Marradi avevamo l'alibi di un avversario sopra le righe, questa volta dobbiamo ringraziare solo noi stessi: abbiamo perso una partita senza giocare, impegnando gran parte del tempo in proteste e discussioni con arbitro e avversari, che hanno fatto la loro onesta partita. Non è questione di moduli o di posizioni in campo: il problema è l'atteggiamento. Alcuni dei nostri non sembrano credere in quello che fanno, altri invece vorrebbero vincere da soli. Tutti, dal primo all'ultimo, si comportano come se non facessero parte di una squadra. In questo momento, più che il massaggiatore, il giovedì andrebbe chiesto l'intervento di uno psicologo... o di uno psichiatra.
Come al solito, proviamo a dire il migliore in campo: tra i pochissimi che si sono salvati, direi Lori.

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