domenica 21 novembre 2010

Borgo Tuliero - FrugeSport

Borgo Tuliero, 13/11/2010 - 8a andata: Borgo Tuliero - FrugeSport 4-1

Si gioca dopo una settimana di pioggia su un campo in cui tutto si potrebbe fare, tranne una partita a calcio. La prima domanda che tutti si sono posti è stata: com'è possibile che un obbrobrio del genere abbia ricevuto dalla Figc l'omologazione? In tanti anni di Uisp, abbiamo giocato su terreni disastrosi, ma uno spettacolo deprimente come questo mai l'avevamo visto. Il pallone non rimbalza sui 2/3 del campo e, anche dove può farlo, non è possibile immaginare la traiettoria che seguirà. Lo facciamo presente all'arbitro, che ci risponde: "Siete in Terza Categoria, cosa pretendete?". Effettivamente, forse le nostre pretese sono troppe: magari vorremmo giocare a calcio, anziché a lotta nel fango; vorremmo un arbitro in condizioni atletiche decenti (per 90' rimarrà sempre lontanissimo dall'azione e, le rare volte in cui si troverà vicino al pallone, finirà inevitabilmente per disturbare il gioco) e magari vorremmo che a dirigere la gara non fosse uno che abita ad un tiro di schioppo dall'avversaria (a pensar male si fa peccato, ma è difficile mantenere la mente sgombra da pregiudizi in certe situazioni, tanto più quando poi l'arbitro inanella una serie di errori macroscopici, tutti a senso unico).

Ad ogni modo, si comincia. Come al solito, siamo pressoché contati: l'ultimo bollettino di guerra della partita precedente ci ha sottratto per alcune partite il Boss, alle prese con uno striamento, e per l'intera stagione Vigno, che è a vedere la partita in stampelle. Poi si aggiunge un'assenza dell'ultima ora fondamentale. Manca infatti il Bomber, ma questa volta per una buona notizia: è diventato papà la sera precedente. In compenso, recuperiamo Dero, ma non Jack, il cui rientro era previsto in settimana, ma l'influenza ha detto no.
Ci schieriamo 4-3-3, con Tanko tra i pali, Dero e Lori centrali, Gheco e Flo terzini, Icio, Mirko e Forma a centrocampo, Doski, Nico e Boban in avanti. Ed è proprio quest'ultimo a sfiorare la rete in apertura: su un cambio di gioco di Doski, stoppa e tira immediatamente, ma il pallone lambisce il palo più lontano, con il portiere battuto. La replica degli avversari non si fa attendere: chiudiamo malamente su una loro azione d'attacco ed è Mirko a salvare sulla linea, quando anche Tanko era superato. A parte queste azioni, lo spettacolo è indecente, con i giocatori sempre per terra ad inseguire un pallone impazzito. Si arriva a metà frazione, con alcune occasioni per entrambe le squadre, più che altro derivanti da calcio piazzato, e subiamo la prima rete: ancora una volta, tutto nasce da un pasticcio difensivo, quando perdiamo palla al limite della nostra area, ma l'errore decisivo è dell'arbitro, che non si avvede di un fuorigioco evidentissimo e convalida il gol dell'1-0. Il vantaggio avversario ci abbatte e per alcuni minuti non riusciamo a renderci pericolosi. Poi finalmente riprendiamo a premere ed è ancora Boban a sfiorare il gol, tentando un pallonetto verso l'incrocio più lontano, con la palla che va alta sulla traversa di pochi centimetri. La nostra pressione continua e abbiamo proprio allo scadere un'altra occasione d'oro, ma su un cross dalla destra, Nico, cercando una conclusione impossibile, toglie la palla dai piedi a Doski, che stava caricando il tiro a pochi passi dalla porta avversaria. Chiudiamo così la prima frazione 1-0, tra mille rimpianti.

Comincia il secondo tempo e, dopo qualche minuto, si concretizza il secondo errore decisivo dell'arbitro. Su azione offensiva del Borgo Tuliero, un centrocampista verticalizza sbagliando il passaggio e successivamente scivola sul fango. Icio, che lo segue da vicino, trova così l'ostacolo inaspettato dell'avversario e si scontra con lui. Per tutti, giocatori del Borgo Tuliero compresi, è una normale azione di gioco sfumata. Per l'arbitro no: punizione dal limite. La conclusione che ne segue passa in mezzo alla barriera, deviata quel tanto che basta per diventare un assist perfetto per un avversario, che appoggia comodamente in rete 2-0.
Ripartiamo rabbiosamente a cercare la rete che potrebbe riaprire la partita e la troviamo dopo poco: a propiziarla è Boban, che salta in velocità un avversario e mette un cross rasoterra in mezzo, per Nico che anticipa tutti e insacca il 2-1.
Il nostro gol spaventa gli avversari e tutto sembra presagire una rimonta, ma ancora una volta ci pensa l'arbitro a negarci il sogno, fermando prima Doski lanciato sulla fascia in posizione regolare e successivamente Nico solo davanti al portiere. Se la prima delle due azioni poteva essere difficile da valutare (anche perché come al solito il robusto direttore era a distanze siderali dall'azione, nonostante le dimensioni microscopiche del campo), il secondo errore è tragicomico, con il difensore che teneva in gioco Nico a pochi passi dal nostro attaccante. E anche la sfortuna ci mette del suo: noi protestiamo, loro battono la punizione lunga, in difesa cicchiamo la palla e la loro forte punta insacca il 3-1 che chiude definitivamente la partita.
Ci sarebbe ancora tempo per rimediare, ma non ci crede più nessuno. Tentiamo comunque l'attacco disperato e così, a partita praticamente finita, subiamo in contropiede anche il quarto gol.

E' la seconda volta, in 8 partite, che non si è giocato a calcio. E, caso strano, anche questa volta è capitato contro una delle capolista. Va però detto che, al contrario di quanto accadde a Marradi, i giocatori del Borgo Tuliero hanno fatto la loro partita onesta, senza attentare all'incolumità degli avversari (ancora adesso, quando vediamo Dado zoppicare, a mesi di distanza dall'entrata killer subita a Marradi, è impossibile non innervosirsi). Il problema fondamentale di questa partita è stato il campo di patate in cui ci hanno fatto giocare, evidentemente senza tenere conto che, oltre ad impedire alle squadre di disputare una partita credibile, con un fondo in quelle condizioni è un miracolo che nessuno abbia subito distorsioni. Come se non bastasse, un arbitro che definire "casalingo" è riduttivo ha innervsito oltre il limite un po' tutti.
A fine partita, molti dei nostri si lamentavano del fatto che stiamo subendo un trattamento che va ben oltre quello che potrebbe essere riservato ad una "matricola": vogliamo continuare a pensare che sia solo un caso.

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